In Toskana: die Maremma und Saturnia
Die Stadten von die Maremma und Saturnia
Poche città antiche dell'Etruria hanno più bellezze naturali
di Saturnia. Tutto intorno profonde vallate e scoscese alture. Qui le
colline coperte di olivi di Montemerano; là l'arroccato paese di
Scansano; ed ancora la cima del Monte Labbro e Santa Fiora. Dall'estremo
Nord delle mura si domina l'intera vallata dell'Albegna.
Manciano
Dirigendosi verso Pitigliano sulla S.S.74, passato il castello medievale
di Marsiliana, incontrate prima Manciano; un paese in cima ad una collina
circondato da vigne e olivi.
Montemerano
Seguendo l'indicazione per Montemerano si raggiunge questo piccolo paese
medievale circondato da mura dove dovete visitare la Chiesa di San Giorgio,
decorata con affreschi del XV secolo della scuola Senese. Arrampicatevi
poi fino alla Piazza del Castello per una delle migliori foto della vostra
collezione.
Saturnia
Da qui, a 6 km., si trova Saturnia con le sue sorgenti sulfuree che sgorgano
a 37.5°C tutto l'anno e, a valle del paese, le famose Terme di Saturnia.
Si può scegliere di andare nelle piscine esclusive con tutti i
servizi dello stabilimento, oppure di andare in aperta campagna per una
doccia sotto le cascate solfuree ed un tuffo nel ruscello che tutto l'anno
porta a valle le acque calde dalle sorgenti.
Andando nel paese di Saturnia sulla piazza principale si trovano diversi
caffè e trattorie che fanno sapiente uso delle delicatezze - olio,
vino, formaggi, funghi, carni - prodotte nella terra di Maremma.
Pitigliano
Continundo sulla S.S.74 in direzione di Orvieto, si raggiunge Pitigliano;
un luogo molto interessante per la sua posizione naturale e per le tracce
della storia che vi si trovano.
La gola che circonda Pitigliano da tre lati constituisce un bastione
naturale, completato ad Est da un imponente bastione in murataura che
difendeva l'accesso alla città.
Costruita dagli Etruschi, Pitigliano subì le sorti di molte grandi
città della Toskana, fino a che non fu assorbita nel granducato
sotto Cosimo I de' Medici.
Di particolare interesse il Palazzo Orsini del XIII secolo e la fortezza
sul lato Est, a difesa dell'accesso alla città. Imponente l'Acquedotto
costruito nel XVI secolo, che raggiunge la città su delle alte
arcate, e rovescia l'acqua nella fontana dela piazza.
Nella campagna circostante molti i vigneti che producono il noto Bianco
di Pitigliano, vino bianco secco; opportuna una visita alla Cantina Sociale
di Pitigliano per assaggiarne. Si trova anche vino Kosher: infatti Pitigliano,
accoglieva una comunità israelita sino dal XV secolo. Monumenti
interessanti sono la Sinagoga recentmente restaurata ed il piano urbano
dell'antica città costituito da un dedalo di vie medievli tutte
lastricate. Non mancare, in centro, una visita al forno che ancora in
autunno prepara gli "sfratti", dolci a base di noci e miele.
Le Vie Cave
Nella valle sotto Pitigliano ci sono almeno 15 strade scavate nel tufo
che portano in varie direzioni. Le vie cave sono enormi opere, profonde
fino a 20m. e larghe 3m., sono ritenute delle vie sacre che colegavano
la necropoli con altri luoghi legati ai culti religiosi Etruschi. Si è
anche pensato che queste strade fossero un sistema di difesa costruito
per consentire agli abitanti di spostarsi tra i vari paesi senza essere
visti.
Ogni primavera la notte dell'equinozio, il 19 Marzo, c'è una processione
con le torce che segue la Via Cava di Giuseppe e termina in Piazza Garibaldi
a Pitigliano, come simbolo di purificazione e rinnovo, per segnare la
fine dell'inverno.
La campagna intorno a Pitigliano, Sovana e Sorano cosparsa di vie cave
che costituiscono una ottima meta per escursioni. Due in particolare:
mezzo chilometro ad Est di Pitigliano sulla strada per Sovana, c'è
la Via Cava di Fratenuti, con alti muri verticali e graffiti Etruschi,
e la Via Cava di San Giuseppe, che passa dalla Fontana dell'Olmo. Questa
fonte è scolpita nel tufo con la testa di Bacco da cui sgorga 'acqua
sorgiva. Altra interessante Via Cava è quella di San Rocco vicino
Sorano, lunga circa 2km, porta dal paese fino alla Necropoli di San Rocco.
Sovana
Circa 5 km da Pitigliano, Sovana si erge su una lingua di terra lunga
circa mezzo chilometro. A un estremo sorge il Duomo, all'altro estremo
il castello medievale alto, imponente che costituisce una delle maggiori
attrattive dei Sovana.
Oltrepassato il maniero ed i resti della fortezza entrando dal lato Est
del paese e procedendo verso Ovest si trova la Piazza del Pretorio su
cui si affaccia la Chiesa Romanica di Santa Maria, all'interno della quale
si conserva un magnifico ciborio in marmo bianco del IX secolo. Nella
chiesa anche dglia affreschi del XVI secolo.
All'estremo Ovest del paese la cattedrale Gotica-Romanica, la cui origine
risale al IX secolo.
Usciti da Sovana, procedendo verso Saturnia, si traversa una zona boscosa
dove si trovano alcune delle più straordinarie tombe etrusche:
Tomba Ildebranda e Tomba della Sirena.
La Tomba Ildebranda, la più importante e meglio conservata delle
tombe Etrusche di questa zona, reca ancore tracce di colonne e cornicioni
scolpiti nel tufo. Rampe di scale portano alle celle sotterranee con soffitto
a cassettoni, anche esse scolpite nel tufo.
Sorano
Da Sovana, andando a Pitigliano, superato il bivio per Pitigliano si
prosegue per Sorano. Due chilometri prima di arrivare al paese si trova
la Necropoli di San Rocco, altro ritrovamento Etrusco; da qui si può
raggiungere Sorano a piedi seguendo una via cava.
In alto, su di uno sperone roccioso il piccolo paese medievale di Sorano
dominato dalla Fortezza Orsini, ora restaurata, ha mantenuto molto del
suo aspetto originale.
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