Conoscere la Maremma quando siete ospiti del nostro Agriturismo a Saturnia in Toscana
una gita a Sovana - Dettagli
La Rocca Aldobrandesca. Questo castello, costruito dagli Aldobrandeschi nel XI secolo,
ha come fondazioni delle costruzioni etrusche. L'edificio è
stato ricostruito nel XIII e XIV secolo, restaurato nel 1572,
poi purtroppo abbandonato nel XVII secolo.
Via di Mezzo o Via del Pretorio. La via principale che collega la Rocca alla Piazza del
Pretorio conserva tracce della pavimentazione in cotto disposto
a lisca di pesce. Esso risale al tempo di Ferdinando I dei Medici
(fine del XVI secolo).
Palazzo comunale o Palazzetto dell'Archivio.
Questa costruzione, risalente al XII e XIII secolo, ha un grande
charme derivante dalla sua base svasata, il suo piccolo campanile
ed il suo orologio.
Questo palazzo è stato costruito quando il comune di
Sovana ottenne le libertà politiche. Più tardi,
divenne sede degli uffici amministrativi, da cui il suo nome
di Palazzetto dell'Archivio.
Palazzo Pretorio. L'edificio risale al XII secolo ed è stato modificato
nella seconda metà del XV secolo. La sua facciata è
ornata da nove stemmi dei commissari senesi.
A destra della porta, una piccola colonna sulla quale veniva
esposti gli avvisi al pubblico.
All'interno, la grande sala delle Udienze è ornata da
un affresco della scuola senese del XV secolo, che rappresenta
la Madonna sul trono con il bambino Gesù ed i Santi.
Le sale del primo piano sono parimenti decorate con affreschi.
Il primo rappresenta la Madonna con il Bambino ed i Santi l'altro
il blasone di Sovana.
Santa Maria. Questa chiesa è stata costruita tra il XII e XIII secolo;
il campanile è stato ricostruito nel XVII secolo.
INTERNO L'interno a tre navate è molto semplice ed i pesanti
pilastri ottagonali creano una grande impressione di forza.
Ciborio protoromanico Questo genere d'edicola in marmo sicuramente un altare è
unico in Toscana. Esso aveva anche la funzione di baldacchino.
Il ciborio di tipo paleocristiano è andato in disuso
nel XIII secolo.
Quello di Sovana è dunque molto più antico della
chiesa. E' ornato da motivi scolpiti.
Madonna con Bambino con san Sebastiano, santa Barbara, santa Lucia e
san Massimiliano. Questo affresco è datato 1508. Come la Crocifissione
che vedremo più tardi è attribuita ad un allievo
di Andrea di Niccolò che parimenti lavorava a Montemerano.
Massimiliano è stato vescovo di d'Aix-en-Provence. Secondo
la leggenda, egli sarebbe un dei settantadue discepoli. Egli
appare nella straordinaria Pietà di Ambrogio Lorenzetti.
1508. Michelangelo inizia a dipingere gli affreschi monumentali della
cappella Sistina.
Trinità. Opera della fine del XV secolo di un artista anonimo. Nel 1425,
Masaccio aveva trattato quello stesso soggetto a Santa Maria
Novella, a Firenze, applicando le regole della prospettiva matematica.
Crocifissione tra Sant'Antonio e San Lorenzo con, ai lati , San Sebastiano
e San Rocco.
Questo affresco, dell'inizio del XV secolo, è attribuito
ad un allievo di Andrea di Niccolò.
Crocifissione. Il Cristo sulla croce è circondato dalla Vergine Maria
e da San Giovanni.
San Benedetto. Il fondatore del monachesimo occidentale è rappresentato
in modo molto rude.
Cappella. Essa è decorata con affreschi del XV secolo. Una Annunciazione,
in terra cotta, è contornata da Santa Lucia, Sant'Antonio
da Padova, San Massimiliano, Tobia e l'Arcangelo, una Madonna
con Bambino, attribuita ad un allievo di Andrea di Niccolò.
Sulla volta, il pittore ha inserito il Padre Eterno con i quattro
evangelisti. Quell'artista faceva probabilmente parte della
bottega di Bernardino Fungai.
Prima di lasciare questa chiesa, contemplate ancora una volta
il ciborio la cui semplicità è ammirevole.
Cattedrale San Pietro e Paolo (Duomo)
Come è provata l'esistenza della diocesi di Sovana sino dal
VI secolo, è probabile che l'origine della cattedrale
sia lontana, ma è difficile stabilire la cronologia,
tanto più che l'edificio ha subito nel corso degli anni
numerosi rimaneggiamenti, alcuni dei quali molto antichi.
INTERNO Secondo Italo Moretti e Renato Stopani, si tratta di una "costruzione
anteriore preromanica, o di prima arte romanica, a cui doveva
appartenere la piccola cripta, divisa in navate da delle colonne
dai grossi capitelli che si estende sotto la chiesa attuale,
ma che non ha legami architetturali con essa. Salmi data questa
cripta come del XI secolo, ma l'assenza di archi per supportare
le volte e l'impressione d'arcaica che emana da questo luogo
fanno pensare che sia più antica".
"E' tuttavia probabile che la cattedrale di Sovana sia
stata cominciata da Gregorio VII che, rammentiamo, è
nato in questa città. La struttura del monumento, nelle
sue parti essenziali, pare rifarsi al XI secolo.
La chiesa è stata poi ingrandita nel XIII secolo. Un modesto
frammento scolpito, datato 1248, evoca in effetti un certo canonico
Bruno. Nel XIII secolo furono aggiunte le volte che a causa
del loro peso, causarono danni alla costruzione e richiesero
lavori di consolidamento.
La cattedrale si presenta come una vasta costruzione a piano
basilicale, a tre navate separate da cinque grandi arcate con
pilastri cruciformi, e termina con una sola abside semicircolare.
Le ultime arcate sono molto più vaste delle altre.
L'arcata della navata centrale che ha il ruolo di transetto
è sormontata da una cupola emisferica che, all'esterno,
è protetta da un breve corpo ottogonale sopra un sottobasamento
quadrato, secondo lo stile longobardo.
La copertura originale della navata centrale doveva essere in
legno sostenuto da archi appoggiati su delle semi-colonne.
Capitelli istoriati della scuola longobarda. Le sculture abbastanza grossolane, ma interessanti, confermano
che degli artisti longobardi hanno lavorato in questa chiesa.
Cominciando dal fondo poi girando attorno al pilastro da sinistra:
- Abramo tra Sara e Agar. Ciascuna regge un bimbo sulle ginocchia.
Abramo è considerato come l'antenato del popolo d'Israele.
- Sacrificio d'Isacco, figlio d'Abramo e fratello d'Ismaele.
- Un'aquila che tiene un serpente nel becco.
- Daniele nella fossa dei leoni che gli leccano i piedi.
E' interessante paragonare queste rappresentazioni con quelle
di Sant'Antimo, molto più importanti sul piano artistico.
Tema molto frequente nell'arte romanica è l'uomo accovacciato
Secondo l'importanza delle maschere o del corpo, la nudità
o il vestiario in queste figure si possono distinguere i vizi
della carne e dello spirito.
Una serie di personaggi accovacciati appaiono di faccia in attitudine
ora infamante ora lubrica. Si scoprono così tutte le
varianti dei vizi più riprovevoli, principalmente la
lussuria e l'avarizia.
Un capitello racconta l'episodio nel deserto del Sinai, dove
il popolo rimprovera a Mosè di non avere più acqua.
Mosè, nato da genitori ebrei nel paese dei faraoni, era
stato educato alla corte d'Egitto, era divenuto il capo degli
Israeliti durante l'esodo dall'Egitto. Mosè colpì
la roccia e l'acqua sgorgò copiosa dissetando il suo
popolo.
Altri capitelli rappresentano:
Adamo, Eva ed il serpente della tentazione.
La consegna delle chiavi San Pietro.
Una porta con due torri e Sansone.
Capitello con un bove, animale per il sacrificio.
Capitello con due aquile.
Urna funeraria in travertino di San Massimiliano. Essa data
1490, quando viene ritrovato il corpo del Santo.
Madonna col Bambino con accanto San Giovanni e Benedetto. Quest'opera
del XV secolo è attribuita alla scuola di Andrea del
Sarto. Essa proviene dall'abbazia di Santo Benedetto a Sovana.
ESTERNO L'antica facciata purtroppo è scomparsa poiché, nel XIV
secolo, le è stato addossato un edificio per alloggiare
i preti. Delle costruzioni posteriori mascherano in parte ciò
che resta dell'antico campanile a pianta ottagonale, unico nel
suo genere nel territorio senese.
I numerosi contrafforti addossati ai muri indicano che l'aggiunta
delle volte ha provocato dei movimenti della costruzione.
Il portale che si apre sul lato di sinistra è longobardo.
Sui piedritti, une ricca decorazione offre dei motivi di gusto
ancora preromanico, marcati da figurazioni umane ed animali
in forte rilievo. Due teste di leone servono da imposta dell'arco,
nel timpano sono inseriti frammenti preromanici.
Sopra all'arco un piccolo uomo, dalle gambe e braccia aperte,
che pare nuotare sopra questo insieme.
Il piedritto di sinistra è ornato da una sirena con coda
di pesce - rappresenta la Tentazione - e due pavoni. L'altro
è ornato da un cavaliere che brandisce una spada.
L'abside è ornata da teste di animali fantastici alcuni
dei quali mangiano la propria coda. Le piccole colonne incastrate
sono interessanti.
I dintorni di Sovana Le tombe etrusche si trovano a 2,5 chilometri circa uscendo
dalla Porta di Santa Croce. Tra le tombe scavate nel tufo, le
più interessanti sono la Grotta Pola con tracce di pittura
policroma, la Tomba Ildebranda fatta a forma di tempio, che
risale al III o II secolo a.C., e la Tomba del Tifone decorata
con sculture del II secolo a.C
Sovana
Top